
Aprire una tintoria lavasecco: in proprio o in franchising?
Rivolgersi in emergenza o anche per norma a tintorie lavasecco, specialmente quando non si ha la possibilità di provvedere regolarmente in proprio, è una delle soluzioni più comuni-
Probabilmente è per questo che, nel tempo, si è potuto strutturare il mercato delle tintorie lavasecco, esercizi che possono contare su un bacino d’utenza in costante crescita e per cui esistono molti tipi di dati statistici, fattore che permette di determinare con maggior precisione il rischio d’impresa.
Abbiamo due modalità per avviare un’attività di questo tipo: crearne una nuova oppure rilevarne una usata.
Comunque sia, si deve pensare a qualcosa che sarà condotto da massimo due persone, più un collaboratore occasionale da utilizzare nei periodi di punta, in concomitanza con periodi di festa oppure, come accade in alcune grandi città, in occasione di fiere o altri eventi particolari.
La redditività può oscillare tra gli 80-90.000 euro fino ai 120.000 nel caso si aggiungano ai servizi abituali anche accessori quali la tintura o i lavori di piccola sartoria.
Da mettere sempre nel listino, la consegna e il ritiro dei capi a domicilio, cosa sempre molto gradita a tutti i clienti.
Qualora si pensasse invece di intraprendere la strada del franchising, le cifre iniziali saranno diverse ma, ovviamente, anche il numero delle persone da coinvolgere nell’attività e la relativa marginalità d’esercizio aumenteranno di conseguenza. Questi negozi sorgono sempre in punti particolari, tipicamente in zone con passaggio garantito di grande pubblico, quali centri commerciali, e prevedono almeno 5 o 6 persone di supporto.
Per tutti i casi la formazione richiede poco più di una settimana per apprendere le nozioni base, mentre per l’esperienza necessaria a svolgere un servizio d’eccellenza il periodo può variare da alcuni mesi ad uno – due anni. Per questo motivo è sempre meglio attrezzarsi con una buona assicurazione al fine di coprire eventuali danni o problematiche tecniche.