Come mineralizzare l’acqua

Come definire la mineralizzazione dell'acqua

L'acqua è un bene inestimabile e purtroppo una fonte esauribile se consumata in maniera sconsiderata. Le acque sono differenti tra di loro in natura, per la loro composizione chimica che acquistano dopo un particolare processo entroterra a contatto con pareti e fondali rocciosi. L'acqua mineralizzata è definita così a causa dell'alto contenuto di sali minerali al suo interno, quelle naturalmente minerali sono definite così quando hanno origine da una falda acquifera sotterranea, con particolari caratteristiche molto favorevoli alla salute. Attraversando le pareti e i tessuti rocciosi, queste acque naturalmente minerali attraversano un lungo tragitto, durante il quale beneficiano di una serie di sali minerali che sono fondamentali per la composizione finale dell'acqua. In base alla quantità ed alla qualità dei sali minerali acquisiti, l'acqua avrà una composizione con specifiche caratteristiche. Le acque quindi essendo molto diverse tra loro, hanno bisogno di essere classificate in base a dei criteri precisi, uno di questi e forse il più importante, è il residuo fisso. Questo elemento permette di identificare la quantità di minerali presenti nell'acqua, rendendo possibile lo stilare di una classifica di quantità di mineralizzazione. Il residuo fisso viene calcolato al litro, quindi, quando un acqua è minimamente mineralizzata parleremo di un residuo inferiore ai 50mg/l. mentre quando è minerale il residuo fisso si posiziona tra i 500 ed i 1500mg/l., per arrivare infine ad una acqua ricca di sali minerali, con un valore di residuo superiore ai 1500mg/l.

Benefici e classificazione dell'acqua minerale

L'acqua minerale comprende un'altra serie di categorie riconosciute e con una concentrazione di sali minerali diversa:
quella solfata, quella magnesica, quella calcica, o quella ferruginosa e tutte quante hanno elementi minerali come il solfato, il calcio ed il magnesio in quantità tale da essere definite con le specifiche nomenclature appena elencate. Tutte queste tipologie sono state studiate nei secoli per essere classificate con la massima cura e precisione, sviluppando un approccio scientifico intorno ad esse fino ad arrivare alle perfette classificazioni precedentemente elencate e soprattutto per poter chiarire quali siano i tanti benefici che queste acque portano. Miglioramento della salute delle ossa, ausilio alla corretta digestione, miglioramento delle prestazioni muscolari, abbassamento del livello di colesterolo nel sangue, questi e tanti altri benefici, fanno delle acque minerali un elemento fondamentale per la salute del corpo. Considerando l'elevata velocità di passaggio delle correnti tra le rocce e la loro compattezza che non cede sostanze in soluzione, rende le acque oligominerali povere di sali, che si posizionano con un residuo fisso non superiore ai 500mg/l.

L'origine dell'acqua minerale

I minerali all'interno dell'acqua sono circa 100 e tradizionalmente queste acque venivano utilizzate per scopi estetici e terapeutici, limitandone l'uso fino ai tempi moderni, durante i quali la loro funzione si è sviluppata rendendone possibile l'imbottigliamento in largo consumo, direttamente dalla sorgente. Solo così può essere considerata minerale, quando viene imbottigliata direttamente alla sorgente e non ha subito alcun tipo di trattamento. L'assenza di elementi chimici o conservanti, la rende un'acqua puramente benefica all'intero organismo. Purezza originaria, residuo fisso, mineralità, sono questi gli elementi caratterizzanti le acque che scorrono nelle sorgenti, che vengono studiati da secoli per rendere la nostra esperienza d'idratazione alla portata di tutti.