Più sicuri in azienda: il controllo accessi
Non c’è azienda nella quale sia raccomandabile, o anche solamente possibile, trascurare la questione fondamentale della sicurezza. Non basta installare porte che dividano le aree ad accesso limitato da quelle dove il passaggio è permesso a tutti; spesso quel che occorre è un sistema di controllo accessi e presenze. Persone indesiderate, passaggi non autorizzati e tutte queste falle di sicurezza diventeranno così solamente un ricordo, e potremo con serenità essere sicuri che nessun transito, nel nostro edificio, sfugga al controllo e alla registrazione, permettendoci di monitorare tutto quello che accade. Ecco alcuni dei sistemi più diffusi per controllare gli accessi in azienda.
1- Le carte a banda magnetica
Il sistema di registrazione dei dati su banda magnetica, a tutti noto per l’ormai capillare diffusione dei sistemi di pagamento tramite Bancomat o Carta di Credito, trova utile applicazione anche nel settore del monitoraggio degli accessi. Secondo tale sistema, si applica a ciascuna porta dietro cui si estenda un’area ad accesso limitato un apposito lettore, e si consegna a ciascun dipendente una tessera a banda magnetica su cui sono registrati i suoi permessi d’accesso e la sua identità. Agendo sul letto,re è così possibile accedere a tutti gli ambienti per i quali si sia autorizzati, mentre il proprio ingresso viene registrato.
2- Biometria
Il sistema a scansione biometrica non è ormai più qualcosa di fantascientifico, e anzi trova sempre maggior diffusione. In questo caso, alle porte d’accesso alle aree limitate si trova un altro genere di lettore, che analizza direttamente una parte del corpo – può essere l’impronta digitale, la retina, oppure il palmo; in tali casi, persino il suono della voce – del dipendente che cerca di accedere. La falsificazione è, come evidente, quasi impossibile, e nonostante i costi elevati il livello di sicurezza è perciò elevatissimo.
3- Tastierini Numerici
È un sistema molto diffuso, e relativamente economico, che garantisce un livello di sicurezza discreto: consiste nell’associare alle porte sensibili non un lettore, ma un semplice tastierino elettronico su cui ogni dipendente deve inserire un codice numerico specifico per avere accesso, vedendo contemporaneamente registrato il proprio passaggio. Il maggior problema di questa soluzione è che spesso, per non dimenticare i codici, gli utenti tendono a scriverli da qualche parte – involontariamente rendendoli così accessibili a persone non autorizzate.
4- Smart Card
Questo genere di tessera si basa su un principio di per sé molto simile a quello delle carte a banda magnetica. I dati in questo caso sono però registrati su un microchip, e vengono trasmessi con sistema RFID ad un lettore al semplice passaggio dell’utente, senza bisogno di azioni particolari. Le carte così realizzate sono più solide e difficili da falsificare, e sottoposte a minore usura il che le rende più durature, con il conseguente aumento di sicurezza del sistema stesso.