Giochi con i dadi: ecco alcune curiosità che di sicuro non conosci

I giochi con i dadi sono tantissimi e il dado è un elemento conosciuto in tutto il mondo, ma a quanto pare anche in quasi tutte le epoche, visto che risale all’età egizia e secondo alcuni studiosi anche i Sumeri ne crearono diversi. Nella città di Ur sono stati ritrovati dei dadi molto particolari e questo non è tutto.

 

Giochi con i dadi: forme uniche e non solo

I giochi con i dadi sono così tanti che non possono essere quantificati. In effetti svariati tipi di attività ludiche presentano come elemento primario proprio il dado, che in genere viene considerato come il mezzo utile per decretare quale sia il turno di un giocatore o il suo punteggio, o in alcuni giochi sono proprio i dadi a stabilire chi vince. Si pensi infatti al caso in cui la vittoria tra due avversari viene indicata da chi tra loro ha realizzato il punteggio maggiore, dopo il tiro del dado o dei dadi.

Per questo sono considerati oggetti fondamentali quando si parla di giochi. Proprio per tale motivo sono ritenuti ormai comunissimi, ma è anche vero che esistono curiosità su questi che non tutti conoscono. Una ad esempio è il fatto che esistono forme davvero particolari di dadi. Se quella più comune è quella a sei facce, ci sono pure quelle poliedriche, sfruttate soprattutto nei GDR, ovvero nei giochi di ruolo. Questi ultimi sono quelli in cui si devono interpretare personaggi e si deve inventare sul momento una trama, insieme ad altri giocatori, rispettando una certa ambientazione e alcune regole. I dadi comunque sono molto utilizzati anche nei giochi da tavolo, nei quiz, ma anche in tante altre attività ludiche. Tra l’altro molti pensano che si tratti di elementi realizzati in un’epoca abbastanza recente, ma non è così. Addirittura sono state trovate tracce di questi oggetti persino risalenti all’epoca egiziana e a quella dei Sumeri. In merito si possono fornire più dettagli, per rendersi conto di quanto siano antichi.

 

La storia e altre curiosità

Sembra che alcuni studiosi abbiano trovato resti di un murale in Egitto che risalivano al 3500 a.C. e che mostravano un disegno di una persona dai tratti nobili che stava giocando proprio a dadi. In più sarebbero stati ritrovati resti anche in un cimitero sumero risalente al 2600 a.C. Tali elementi per la precisione riguardavano un tabellone di gioco. In più sembra addirittura che a Ur siano stati rinvenuti, durante degli scavi, dei dadi davvero particolari, dato che erano composti da ossa e in più sulle facce non c’erano solo puntini, ma anche simboli e alcune lettere.

Molto interessante anche una credenza antica, soprattutto quella relativa ad alcune fiabe di origine islandese e ad alcune tradizioni dei popoli indù, che sostiene che gli esseri divini distruggevano e poi ricreavano il mondo mantenendo come base quella di un tabellone di gioco e usando dei dadi. Pare quindi che nell’antichità alcuni popoli credessero che gli dei fossero coloro che, attraverso un dado, stabilissero cosa creare e cosa distruggere. Certamente queste sono solo vecchie tradizioni leggendarie, ma è curioso sapere come alcuni antichi ritenessero che le divinità si servissero di dadi. Oggi questi ultimi, come si è visto, sono degli elementi molto utilizzati, che si trovano praticamente in numerosi giochi, sia quelli da tavolo, sia addirittura quelli online, quelli che usano carte e altri di diverse tipologie.