Alunni disabili: come potrebbe cambiare per loro la scuola prossimamente
A partire da settembre 2019 sembra davvero che la scuola potrebbe subire importanti e positivi cambiamenti per gli studenti disabili. Questo almeno è ciò che ha affermato Salvatore Giuliano, sottosegretario all'Istruzione, che ha approvato infatti in via preliminare alcune norme che dovrebbero sostenere i percorsi educativi e di studio dei disabili. Cerchiamo di capire insieme quali cambiamenti queste normative dovrebbero comportare.
Fino ad oggi la partecipazione degli studenti disabili alla vita scolastica era decretata solo da documenti, documenti che ovviamente sono freddi, asettici, rigidi, incapaci di rispecchiare davvero chi lo studente è e quali sono le attività che riesce a portare avanti in modo effettivo giorno dopo giorno. Proprio per questo motivo le nuove norme previste dal ministero dell’istruzione non vogliono più che si prenda in considerazione solo ed esclusivamente documentazioni ufficiali. Vogliono far sì che anche il medico curante dello studente abbia voce in capitolo, così come la sua famiglia, e, perché no, l’alunno disabile stesso.
Il medico curante è una figura di fondamentale importanza per la vita di un disabile, che conosce al meglio la sua condizione fisica e mentale, che sa quali siano gli ostacoli che può incontrare sul suo cammino, riuscendo a fare una scissione tra quelli per il disabile insormontabili e quelli che invece possono essere considerati come esperienze che migliorano e che aiutano a crescere. Proprio per questo motivo il suo giudizio è importante per la scuola, così come è importante il giudizio dei familiari, di coloro che vivono a stretto contatto con il disabile giorno dopo giorno e che lo conoscono quindi meglio di chiunque altro al mondo. Ovviamente è fondamentale secondo il ministero dell'istruzione che anche gli studenti disabili possano avere voce in capitolo, perché loro sanno quali siano le attività che sentono di poter affrontare e quali no, ma almeno per il momento saranno presi in considerazione solo gli alunni che sono già maggiorenni.
In questo modo, come è facile capire, si va incontro a percorsi personalizzati al cento per cento, calibrati sulla base dell’individuo e non più su sterili documentazioni. Da ricordare poi che nascono il Gruppo di inclusione territoriale (Git) e il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione, in modo che in ogni scuola italiana siano presenti delle figure professionali altamente specializzate proprio nel supporto alle persone disabili, così che nessun alunno disabile possa insomma mai lasciato alla mercé di se stesso e che nessun percorso sia progettato in modo del tutto casuale.
Questi sono cambiamenti che devono essere considerati davvero molto ambiziosi. Riuscirà la scuola italiana a metterli in atto nel modo corretto? Secondo il sottosegretario all'Istruzione Salvatore Giuliano, assolutamente sì, e anzi le scuole a suo avviso sono già pronte. Sappiamo che in realtà la situazione è un po’ più complessa e delicata, ma è anche vero che ormai sono molti i passi che sono stati fatti verso questa positiva direzione. A nostro avviso insomma qualche difficoltà ci sarà, ed è normale che sia così, ma è davvero possibile che gli alunni disabili trovino a partire da settembre 2019 una scuola più adatta a loro, migliore, inclusiva, una scuola che permette loro di studiare ed avere una valida educazione e magari di costruire le basi per un futuro migliore.